giovedì 24 febbraio 2011

EXPLORING WILDERNESS!

E' New Castle il luogo dei saluti. Goran si dirige verso Melbourne, mentre io e Paul esploriamo le Blue Mountains e le Snowy Mountains. Queste ultime ospitano il monte piu' alto d'Australia, Mt. Kosciuzko. Dopo aver raggiunto la sua cima ed esplorato le sue valli in una settimana di escursioni nel bush a piedi ed in mountain bike, riusciamo a ritrovare serenita' e quiete in questo immenso e spettacolare parco nazionale vivendo in un piccolo campeggio deserto nella foresta, lavandoci nel fiume, bollendo la sua acqua per fare il caffe, mentre facciamo colazione circondati da alberi e timidi canguri.
Oggi abbiamo camminato una media di 20km. Il paesaggio montano era incantevole ed un forte vento rendeva il tutto piu' avventuroso. Percorrendo fields of gold, discese ripide e rocciose,laghetti, fiumi ed una piccola cascata, mi fermavo di tanto in tanto a contemplarequesto paradiso ritrovato, in silenzio. Arrivata in mezzo alle nuvole il fresco era piu' intenso. Il vento tirava piu' forte ed una leggera nebbia che si muoveva velocissima sfumava l'incredibile paesaggio che per tutto il percorso si stagliava immobile a 360gradi intorno a noi. Sulla cima del monte abbiamo incontrato una scolaresca di orgogliosi ed avventurosi piccoli australiani che facevano a gara su chi fosse il piu' coraggioso.
Conclusa la giornata ci siamo rimessi in marcia verso  il campeggio, ridendo sulle note di un canale di musica classica, l'unico che prendeva.

domenica 20 febbraio 2011

the CESSNOCK BLUES

L'altro ieri notte mi sono addormentata intorno alle 11 sognando, gia' ad occhi aperti, verso le stelle che brillanti e numerosissime apparivano chiare nel cielo che fissavo dalla piccola finestra del furgone che e' al momento la mia casa. Alle 5 mi sono poi svegliata, come ogni giorno, per recarmi nei campi a raccogliere uva, e le stesse identiche stelle, delle quali ricordavo la posizione, si sono presentate proprio di fronte al mio sguardo, come per darmi il buongiorno e assicurarsi che avessi dormito bene.
Riattirata nella realta' dalla seconda sveglia, quella di sicurezza, ho raccolto le forze e nel buio mi sono preparata ad un nuovo giorno nel fango, trovando energia nel pensiero delle allegre cantate che si sarebbero alzate tra le file di vigneti quando coetanei di mille nazionalita' che si trovano nella stessa barca, stringono amicizia piu' facilmente, e con grande spensieratezza.
Oggi lasciamo Cessnock. Stiamo avendo un po' di problemi con i datori di lavoro, poiche' hanno chiamato troppa gente rispetto a quella necessaria e anziche' lavorare tanto quanto si doveva, molte giornate vengono spese reclusi in campeggio, perdendo tempo e soldi nell' attesa di risposte certe che cambiano ogni giorno. Tuttavia ho ricevuto ieri l'ultima paga, ed aggiungere altri 500 dollari al mio taschino un po' scarso non e' stato mica poi cosi' male!!
Dopo aver impiegato la mattina intera a riordinare quel casino incredibile di cibo, immondizia e oggetti qualunque che si era formato tra il furgone e le tende, finalmente abbiamo girato i tacchi. Lavoro non ce n'era piu' ed il posto non aveva piu' nulla di attraente per noi..perche' non andarsene? La situazione era piuttosto drastica: stavamo dando di matto tutti quanti...chi ogni tanto urlava e si sfogava a caso, chi scoppiava in risate isteriche,chi stava diventando paranoico. Bisogna scappare da questo posto!! Ebbene, una nuova esperienza per me, ma non per Goran ,che gia’ aveva lavorato nelle vigne neozelandesi. Pur sfiduciato dal Blenheim Blues, che gran parte di coloro che stanno leggendo conoscono,decide di riprovarci concludendo solamente una nuova versione del pezzo, che diventa famoso tra tutti gli altri backpackers che lavorano insieme a noi come il “Cessnock Blues”.

Ammetto comunque che Cessnock rimarra' nei miei ricordi per le nuove esperienze, gioie e malumori; bevute, risate, ed un milione di nuove conoscenze straniere. Ora pero', via verso New Castle! Goran, Paul, io, e Roxanne the red van.

sabato 5 febbraio 2011

DREAMING

 Mancano dieci giorni soltanto al mio ventesimo compleanno. Da trascorrersi in un caldo febbraio agli antipodi, sara' il piu' speciale di tutti.

" Camminava lungo una strada poco trafficata; osservava cio' che la circondava, non vedendo nulla di diverso da praterie, fattorie, alberi ed animali. Era sola e non aveva una meta. Un caldissimo sole australiano scaldava il suo corpo, coperto solamente da una maglietta bianca, che leggera si muoveva insieme al vento. I suoi lunghi capelli castani, ormai schiariti e piu' ribelli del solito apparivano leggerissimi anche se molto folti, un po' come il suo stato d'animo: leggero, ma fitto d'emozioni e nuove sensazioni. Cosi' si vide quando cerco' di dipingersi dall'esterno, ed un sorriso spontaneo le affioro' sulle labbra."