lunedì 4 luglio 2011

Martina ci lascia a Geraldton, dove per la prima volta dopo due settimane avvistiamo un McDonald's,che di certo non c'attira, ma ci fa capire d'essere entrati in un piccolo nucleo civilizzato. Sfruttiamo dieci minuti di internet in una libreria per lasciare in rete qualche segno di vita, facciamo la spesa e proseguiamo rotolando verso sud. Il giorno seguente giungiamo nel Nambung National Park, piccola area desertica pullulante di appuntite rocce che spuntano da una sabbia gialla quanto loro, circondata da ettari ed ettari di verdi cespugli e praterie: si', dal punto di vista territoriale questo paese e' il re delle bizzarrerie, ma e' di questo che siamo alla ricerca, si chiama imprevedibilita'. Per la felicita' dei pigri, all'interno del parco e' stata creata una traiettoria percorribile in macchina, per favorire ed agevolare le persone ad osservare la natura da un abitacolo. Stupefatti e terribilmente depressi, dopo 5 metri di guida ci scambiamo un'occhiata d'intesa, posteggiamo il furgone, prendiamo una bottiglia d'acqua e percorriamo i quattro chilometri a piedi saltellando allegramente in questo cosiddetto "Pinnacles Desert". Spendiamo la notte in un'area di sosta e iniziamo a rimuginare sul nostro futuro prossimo. Il mio treno verso Melbourne parte il giorno 10 da Perth, ed in effetti nessuno dei due se la sente di passare piu' di tre giorni in citta'...

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